Il 14 febbraio, giorno di San Valentino, si è concluso presso il Civiform di Cividale il primo corso di “Misure compensative per il conseguimento della qualifica OSS”.
Quindici donne lavoratrici, che hanno intrapreso questo percorso sei mesi fa, proprio nel giorno della loro festa - l’8 marzo 2022 - hanno portato a termine le 700 ore di corso previste, acquisendo il titolo di Operatore sociosanitario, con la Qualifica regionale 3° Livello dell’European Qualification Framework. Quindici persone che si sono distinte per la dedizione, la cura, la costanza e l’empatia dimostrata in tutto l’arco del percorso di formazione.

Il corso era dedicato a chi era già in possesso di un titolo di studio in ambito socio-sanitario (anche estero) o aveva esperienze professionali pregresse nell'assistenza di base. Solo con il titolo di OSS, infatti, si possono svolgere attività di assistenza di base, socio-assistenziale e di assistenza a domicili,o per soddisfare i bisogni primari della persona e favorirne il benessere e l’autonomia.
Le allieve hanno potuto arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e competenze tecniche sia grazie ai docenti professionisti che le hanno supportate e affiancate nell’arco delle lezioni teoriche e pratiche, sia grazie alle due esperienze di stage che le hanno viste metersi alla prova all’interno dell’azienda sanitaria e in strutture residenziali o semi residenziali.
 
Fanno il loro ingresso nel mondo del lavoro, dunque, quindici nuove operatrici sociosanitarie, ora a disposizione del territorio, proprio mentre Civiform annuncia l’imminente avvio di nuovi corsi di “Misure compensative per il conseguimento della qualifica Oss", sia nella sede di Cividale che - grande novità per il 2023 - in quella di Trieste: anche Civiform Opicina, dunque, si apre al filone socio-sanitario, delicato, ma sempre più decisivo.

I percorsi saranno totalmente gratuiti perché finanziati dal Programma regionale (PR) FSE+ 2021-2027 e saranno realizzati in stretto contatto con servizi pubblici e territoriali, tra cui servizi socio-sanitari, socio-assistenziali territoriali (ASP, RSA, Aziende Ospedaliere, Servizi per le dipendenze e per il supporto alle persone con disabilità, Servizi dei comuni per l’assistenza domiciliare).

Grande la soddisfazione della direttrice di Civiform Chiara Franceschini, che commenta: “Per ridurre il disagio sociale e la marginalità alla quale vanno incontro sempre più persone, l’unica ricetta consiste nella partecipazione sociale e nell’integrazione. Con questi percorsi, vogliamo dare una risposta concreta alle crescenti necessità del territorio legate all’invecchiamento della popolazione e formare personale sensibile, attento e qualificato in ambito assistenziale”.

 

 

 

Condividi: