Civiform ha ospitato la visita della VI Commissione consiliare della Regione Friuli Venezia Giulia. Occasione del sopralluogo, un confronto sul tema - quanto mai d’attualità – dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (MSNA), che vede Civiform impegnato in prima linea. Il Centro di Cividale del Friuli e Opicina Trieste, infatti, oltre che nella formazione per giovani e adulti, opera anche nel campo dell’inclusione e inserimento educativo di giovani stranieri, in virtù di convenzioni con numerosi comuni del territorio. Per questi giovani, l’ente, accreditato dalla Regione, da anni attiva interventi di formazione, accompagnamento all’inserimento lavorativo e molte altre attività volte a facilitare una futura, positiva integrazione nel nostro Paese.

A capo della delegazione c’era il Presidente della VI Commissione Consiliare Roberto Novelli. Con lui c’erano i vicepresidenti Stefano Balloch e Furio Honsell, assieme ai consiglieri Diego Bernardis, Laura Fasiolo, Simona Liguori, Carlo Bolzonello, Serena Pellegrino, Manuela Celotti, Mauro Di Bert, Massimiliano Pozzo e Francesco Martines. Ad accoglierli, il Vicepresidente di Civiform Luigi Papais con il consigliere Giusto Maurig, la direttrice generale Chiara Franceschini e la responsabile dei servizi accoglienza Enrichetta Zamò, che hanno aperto le porte del Centro illustrando le principali tappe del complesso sistema di accoglienza attivo 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.

Civiform risponde alle esigenze di presa in carico dei minori da parte dei Sindaci di molti dei comuni del territorio regionale, attivando dei collaudati Protocolli volti a garantirne il benessere psico-fisico, la crescita umana e professionale e l’integrazione socio-lavorativa. Per fare ciò si avvale di progetti educativi individualizzati e di una fitta rete di relazioni e collaborazioni con le realtà economiche e sociali, comprese le associazioni sportive e di volontariato, oltre ai soggetti istituzionali, i Servizi sociali, il Tribunale dei Minori, le Forze dell’Ordine, Questure, e così via. Coerentemente con gli strumenti previsti dal recente Regolamento regionale, è centrale il ruolo educativo svolto dal personale della Comunità, che nel tempo accompagna i minorenni in percorsi che spesso portano questi ragazzi ad essere assorbiti dal locale mercato del lavoro.

La visita si è svolta nella massima disponibilità e la dirigenza di Civiform ha ancora una volta sottolineato la propria apertura alla collaborazione e al dialogo con le istituzioni e la cittadinanza, ricordando come il proprio impegno verso le categorie più fragili ne contraddistingua la storia fin dalle origini: non solo l’immigrazione, ma le nuove povertà, lo svantaggio psico-fisico o, ad esempio, le persone colpite da crisi aziendali che necessitano di una riqualificazione per un rapido e soddisfacente reinserimento nel mondo del lavoro.

“Cogliere i segnali di cambiamento e le esigenze del territorio per poi tradurli in percorsi formativi altamente qualificanti, lavorando al contempo per l’inclusione, infatti, è la mission di Civiform, che risponde così alle continue sfide sociali e del mondo del lavoro, puntando su qualità dell’offerta e potenziamento delle reti in un lavoro di sistema” ha sottolineato al termine della visita la direttrice, Chiara Franceschini.

 

 

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