L’eccellenza è, soprattutto, una “Questione di Stile”. A credere fortemente in questo assunto è il Civiform di Cividale che oggi ha premiato gli allievi che, nel corso dell’anno formativo 12/13, si sono contraddistinti per stile relazionale e comportamento ottenendo risultati eccellenti. Per farlo, ha scelto la suggestiva cornice del Teatro Ristori e la testimonianza di altre due “eccellenze” del nostro territorio: don Pierluigi di Piazza, responsabile del Centro Balducci e simbolo di accoglienza e forte impegno sociale e Paolo Zoppolatti, volto noto della TV (lui l’indiscusso protagonista de La prova del Cuoco) e stimato caposaldo della trattoria Al Giardinetto, da oltre 100 anni protagonista a Cormons.
Assieme a loro, sul palco, gli allievi della scuola, impegnati in un susseguirsi serrato e emozionante di performance canore corali e soliste, tra spettacoli di ginnastica ritmica e pattinaggio, hip hop, flash mob, letture di Vito Mancuso e O’ Connor e suggestivi giochi di luci. A coordinare e presentare lo spettacolo, l’attore e regista Davide Perissutti, fondatore e direttore artistico di Circo all’incirca impegnato dal 2003 nella ricerca artistica e, nel teatro fisico, oltre che esperto di regia per la formazione.
A essere premiati – con tanto di pergamena e tablet forniti da Nordest Servizi – 5 allievi, uno per ognuno dei settori professionali di Civiform: per la Ristorazione, Anna Zuccheri, per la Panetteria Pasticceria gelateria Alessandra Franco, per i Grafici, Hikmete Djevahiri, per il settore Elettrico, Davide Marcheselli e, infine, per il Benessere, Jessica Shaurli. A premiarli, oltre ai due ospiti, il Sindaco di Cividale, Stefano Balloch, il direttore di Civiform, Daniele Bacchet e il consulente scientifico del progetto, Roberto Gilardi.
La cerimonia infatti si inserisce nel quadro del più ampio progetto “Una scuola in regola: studenti con la patente!” cofinaziato dall’Ambito distrettuale del Cividalese e dalla Banca di Cividale, come momento apicale di un lungo cammino che vede impegnata tutta la struttura, in stretta collaborazione con le famiglie. Si tratta di un sistema educativo innovativo che mira ad accrescere le competenze relazionali dei ragazzi, individuando un modello di intervento basato su un sistema premiante e non solo sanzionatorio che prevede l’elaborazione di un progetto educativo a lungo termine per far maturare nei ragazzi solidi valori personali e spingerli verso comportamenti consapevoli e responsabili.
Il sistema disciplinare prevede l’utilizzo di uno strumento chiamato “Patente a punti”, che punta allo sviluppo di partecipazione, all’attitudine alla relazione, all’organizzazione e all’approccio al lavoro.
Da qui la scelta dei due ospiti, provenienti da due mondi apparentemente così diversi ma in fondo accomunati dall’essere a buon diritto simboli di un’eccellenza non autoreferenziale, umile, immersa ogni giorno nella fatica quotidiana, nella passione e nell’entusiasmo di imparare qualcosa di nuovo e migliorare costantemente: uno stile di vita, dunque, che unisce al “sapere” e al “saper fare” anche “il saper essere”. Con loro si è chiacchierato sull’importanza di superare barriere e paure, credendo nelle proprie capacità e riponendo fiducia nel lavoro di squadra.