Occhio alle truffe digitali

In questo isolamento forzato in cui siamo tutti più "connessi", immersi tra studio, lavoro e relazioni digitali con familiari, amici e colleghi, dobbiamo stare attenti anche alle truffe digitali. Le nostre caselle di posta, i social network e le app di messaggistica, già di per sé vulnerabili, di questi tempi sono infatti ancor più facile bersaglio di cybercriminali.

C'è qualcuno, infatti che, approfittando dell’emergenza mondiale determinata dalla pandemia, mette a punto vere e proprie truffe on-line,  promuovendo con email e messaggi prodotti dalle dubbie funzionalità o veri e propri malware che "infettano" i nostri dispositivi. È buona norma, quindi, adottare misure extra di sicurezza e porre maggiore attenzione per difendersi dai pericoli.

Leggi la guida per sapere come fare.

 

Whatsapp: attenzione ai ladri di account

E' in corso una campagna attraverso cui cybercriminali mirano a prendere il controllo di un account WhatsApp e ad associarlo ad un altro terminale sotto il loro controllo.

Se ricevete un messaggio Whatsapp da un vostro contatto, che chiede di inviargli un codice che a breve riceverete via SMS, non fatelo assolutamente.
Per rubare il contatto, i truffatori utilizzano un vostro contatto, presente in rubrica, da cui riceverete un messaggio whatsapp con la richiesta di inoltragli il codice di verifica OTP che - vi anticipa - state per ricevere a breve via SMS.

I codici di sicurezza che arrivano tramite SMS sono strettamente personali, non vanno mai condivisi, anche se a richiederli è un vostro contatto. L'invio del codice permette agli stessi di poter attivare un nuovo account WhatsApp, su un dispositivo diverso, ma riferito al numero telefonico della vittima prescelta che, di fatto, ne perde la disponibilità.

Cosa fare
• Non dare seguito a richieste di invio di alcun codice, anche se provenienti da contatti presenti nella nostra rubrica. Avvertire il contatto da cui riceviamo la richiesta, del messaggio anomalo ricevuto, chiamandolo esplicitamente al telefono (non attraverso WhatsApp!)
• Non cliccare su eventuali link presenti negli SMS

Nel caso fossi caduto nella trappola e avessi perso accesso al tuo account
• Ti consigliamo di informare familiari e amici dell'accaduto, in quanto la persona che si è impossessata dell'account potrebbe spacciarsi per te nelle chat (più probabile nelle chat di gruppo) fino a quando non recuperi l'account whatsapp
• Per recuperarlo accedi a WhatsApp con il tuo numero di telefono e conferma che sei proprietario di quel numero di telefono inserendo il codice a 6 cifre che ricevi tramite SMS. Per ulteriori informazioni su come verificare il tuo numero di telefono, consulta le FAQ di WhatsApp (Android e iPhone)
• Una volta inserito il codice SMS a 6 cifre, chiunque stia usando il tuo account verrà automaticamente disconnesso
Per ulteriori informazioni fate riferimento alla pagina delle FAQ di Whatsapp.

 

Servizi gratuiti per navigare in sicurezza

Tra i servizi gratuiti messi a disposizione sul portale Solidarietà Digitale  su richiesta del Ministero per l'Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, anche alcuni noti marchi di antivirus tra cui Avira che offre l'accesso gratuito per tre mesi a tutti i suoi prodotti Antivirus premium, per navigare in sicurezza. Per usufruire del servizio, accedete al sito web e inserite il vostro indirizzo email per ricevere il pacchetto Avira Prime.

Per ulteriori servizi, consultate la lista completa dei servizi gratuiti.

 

Attenzione ai falsi antivirus

Non solo e-mail truffaldine che sfruttano l’epidemia. L'allerta della Polizia Postale si estende anche ai falsi anti-virus, in grado di controllare i nostri dispositivi una volta infettati: “Scoperto un sito web (antivirus-covid19[.]site) che pubblicizza un prodotto fake chiamato “Corona Antivirus”, un antivirus digitale che promette di proteggere dall’attuale virus COVID-19.

Una volta installata, l’applicazione scarica sul PC della vittima un malware identificato come BlackNET, nascosto all’interno di un programma commerciale, in grado di aggiungere la macchina compromessa ad una botnet, cioè ad una rete di pc controllati da remoto da un amministratore occulto che così è in grado di lanciare attacchi DDoS, fare screenshot, scaricare file, rubare dati, sottrarre password salvate, fungere da keylogger, eseguire script, ecc.

L’invito della Polizia Postale è di diffidare da questi e da simili messaggi, evitando di scaricare applicazioni o aprire allegati da utenti non verificati.

 

Ricordiamo che la Polizia mette a disposizione il proprio “commissariato virtuale”, raggiungibile all’indirizzo www.commissariatodips.it

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